Da Fabio Fazio, a Che tempo che fa, c’è un vecchio cuore rossonero come ospite: Gennaro Gattuso. Giacca e cravatta, elegantissimo, commenta scherzando: “Quando giocavo era più brutto”.
Sulla situazione del Milan: “Per fare le squadre forti bisogna spendere i soldi. È un momento no, si spende poco. Si sono vinti tanti trofei, ci sta che Berlusconi spenda meno. Per vincere ci vogliono giocatori forti, il Milan li ha ma Napoli è Juve sono più forti”.
Sul tema razzismo: “Mi viene da ridere quando di parla di razzismo in Italia. Quante volte mi hanno chiamato terrone, o fatto il verso della scimmia. Ci sono milioni di persone che vivono nel nostro paese e ci vivono bene. Fa parte dello sport. Allo stadio puoi fare quello che vuoi, il problema è di base”.
Per quanto riguarda l’esperienza da allenatore: “Zamparini? Ha poca pazienza, ma lo devo ringraziare. Chi mi conosce sa che non demordo, voglio fare l’allenatore. Se mi richiamasse? No, non tornerei. Ora vado in giro ad aggiornarmi. Sono stato qualche giorno a vedere come lavora Guardiola a Monaco”.
Sulla sua vita attuale: “Io alle 7 di mattina, puntale, vado in pescheria, che poi è una boutique del pesce. Parliamo, ci prendiamo un caffè e ragioniamo sul pesce. Se non avessi fatto il calciatore avrei fatto quello di lavoro”.
La prima immagine che viene in mente sul calcio: “Quando ho lasciato casa a 13 anni a Perugia. Mia mamma tutti i giorni piangeva perché non voleva farmi andare via. Poi sono scappato e ho firmato con i Glasgow”.
“In terza media ho marinato la scuola chiedendo l’autostop…trovai mio padre. Lui era un Riveriano, tifoso del Milan, io invece amavo Salvatore Bagni e appendevo i suoi poster in cameretta”.
“Il Look dei calciatori moderni? Prima la signorina mi ha chiesto se mi truccavo, sono uomo perché mi devo truccare? Io sono fatto così. Se adesso si fanno le sopracciglia sono affari loro. Poi pensa che male”.
“Pirlo? Mi ha fatto soffrire. Abbiamo fatto le giovanili azzurre insieme, poi anche al Milan. Lo vedete con quella faccia d’angolo ma è un figlio di buona donna. Fa sempre scherzi, sempre a rompere. Esempio? Un giorno sto mangiando, lascio il telefonino a tavola. Manda un messaggio a Braida e Galliani offrendo mia sorella. Dopo poco mi chiama Braida indispettito, poco dopo mi chiama anche Galliani”.
“L’avversario che mi ha fatto più dannare è Cr7 ma io le finte non le capisco, per cui gli ho detto di stare attento. Beckham una volta si è buttato: gli ho detto che non era una piscina”.