Ad ogni modo, il rinnovo dell’assetto societario prenderà forma entro l’avvio della prossima stagione. Per questo motivo si sta ovviamente affrontando il nodo relativo alla liquidazione di Galliani che entrerà come voce del bilancio 2013, quello che sarà approvato dall’Assemblea dei soci entro aprile e che potrà certamente contare delle entrate derivanti alla partecipazione alla Champions League. Sulla cifra, però, non ci sono ancora conferme. Le prime stime oscillano su un’ampia forchetta, tra 10 e 50 milioni. Conteggi che saranno fatti con tutti gli accorgimenti del caso da esperti di alto livello, a cominciare da Bruno Ermolli, il manager di fiducia della famiglia Berlusconi, già membro del cda di Mediobanca, Mediaset e Mondadori.
Una volta fissata la buonuscita, Galliani dovrà decidere sul proprio futuro professionale: da una parte c’è la possibilità di tornare alle origini, in Fininvest, dall’altra l’ipotesi di un incarico all’interno della rinata Forza Italia. Sul fronte politico il futuro potrebbe essere cominciato ieri, quando l’amministratore delegato rossonero ha incontrato in privato il vicepremier Angelino Alfano, leader degli “scissionisti” del partito di Silvio Berlusconi. “Con Galliani non abbiamo parlato di politica”, ha precisato ieri l’ex segretario del Pdl. Ma paradossalmente è possibile che il buon Adriano abbia vestito i suoi panni migliori, quelli del mediatore. In questo caso non per accaparrarsi un talento calcistico, ma per ricucire strappi nel centrodestra italiano.
This post was last modified on 19 Novembre 2013 - 22:09