In casa Milan tiene banco il futuro di Adriano Galliani. Il suo addio dal Milan sembra ormai scontato, troppo ingombrante la figura di Barbara che ha voglia di cambiare il modo di gestire il club rossonero. La Gazzetta dello Sport ha rilanciato un’ipotesi in politica per l’amministratore delegato che farebbe parte di “Forza Italia”, lo schieramento di Silvio Berlusconi che ha vissuto oggi il primo Consiglio Nazionale della nuova era. Ma c’è anche chi ha rivelato una suggestione: cioè di un Galliani che rimarrebbe legato al mondo del calcio in qualità di manager. È il settimanale “l’Espresso” che in un’interessante inchiesta racconta come l’ad del Milan stia spingendo la serie A a vendere i diritti tv fino al 2021 a Infront Italy, una società che ormai da anni garantisce la sopravvivenza del campionato italiano, comprando i diritti delle partite e per poi rivenderli alle varie piattaforme.
A maggio appunto si voterà se affidare a Infront le chiavi della Serie A fino al 2021 oppure no. Galliani è a capo del partito del sì (insieme ad altri 12 presidenti della serie A) ma deve convincere la frangia più scettica, le altre “sette sorelle”, che comprendono anche la Juventus, l’Inter e la Roma e la Fiorentina che vorrebbero vendere i diritti ma solo per il prossimo triennio. La partita si giocherà sul filo di lana anche se l’opera di convincimento di Galliani sta dando i suoi frutti perchè i club dissidenti per paura che Mediaset si tiri indietro (la pay tv di Berlusconi infatti sta soffrendo molto la concorrenza a Sky sul calcio) potrebbero accettare i soldi di Infront subito. Quello che accadrà è ancora di difficile interpretazione, di certo c’è che Infront ha il coltello dalla parte del manico. La società che negozia con la Lega ha tra i suoi manager ex dirigenti Fininvest come marco Bogarelli, Andrea Locatelli e Riccardo Silva e anche Philippe Blatter, capogruppo di Infront Media &Sport e nipote di Joseph Blatter, monarca in sella alla FIFA dal 1998.
Galliani sta usando tutte le sue qualità manageriali per portare a termine quest’opera e non è detto che se dovesse essere scartato dal Milan non rimanga in questo mondo delle televisioni e dei diritti tv, ormai sempre più legato al calcio.