Una crescita bella, costante e positiva.I guantoni del Milan sembrano essere al sicuro con il giovane Gabriel. Il portierino brasiliano ha raccontato le sue emozioni dell’esordio alla rivista Forza Milan: “Ho saputo dell’esordio la mattina di Milan-Udinese. Abbiati aveva un fastidio al polpaccio e il mister ha deciso di non rischiarlo e mi ha detto che avrei giocato. Ero tranquillo, aspettavo questo momento da un anno ed è andata benissimo. Ero concentrato, con la testa giusta sulla partita. L’emozione l’ho sentita tutta alla fine, quando si è conclusa la gara e ho visto i tifosi contenti per la vittoria. Credo anche di aver giocato bene. Non pensavo di giocare le partite successive. La mia testa era concentrata solo sull’Udinese. Devi lavorare ogni giorno per migliorare, non per conquistare il posto da titolare. Prima o poi le opportunità arrivano”.
Per quanto riguarda il rapporto con i compagni: “Ho legato soprattutto con Robinho e con Kakà anche se è tornato qui da poco. Lui è sempre stato il mio idolo e quanto ho saputo che sarebbe venuto a giocare qui, ero felicissimo. Adesso siamo amici e quasi non mi sembra vero. Poi ho un ottimo rapporto con i preparatori dei portieri, con Abbiati. Ma in generale vado d’accordo con tutti”.
“Il mio modello? Mi piaceva molto Julio Cesar e Dida ma anche Taffarel. Fra i portieri non brasiliani, uno dei miei preferiti è sempre stato Buffon”.