Dal nostro inviato a Lecce, Lino Dimitri (LecceNews24.it)
Una giornata all’insegna del club più titolato al mondo, dei suoi metodi e progetti per formare giovani allenatori e calciatori. Questa mattina a Palazzo Adorno, l’ex campione rossonero ora responsabile del settore giovanile del Diavolo, Filippo Galli, ha illustrato gli obiettivi della scuola calcio firmata Milan. L’opportunità di educare facendo calcio, cercando di riconoscere negli adulti che ruotano attorno ai più giovani una risorsa importante che sappia unire il lato tecnico con quello pedagogico. Sono questi i principali obiettivi che si pone Milan Academy che è la scuola calcio dell’A.C. Milan che forma e aggiorna tutti gli allenatori che intervengono nelle singole iniziative e attività rossonere.
Scopo dell’Academy è lo sviluppo di una “metodologia Milan” che, attraverso linee guida, programmi tecnici, filmati e materiali dedicati, supporti le migliaia di tecnici che lavorano quotidianamente nelle Scuole Calcio Milan e nei Milan Junior Camp per lo sviluppo educativo e la crescita sportiva dei bambini. L’evento salentino, che prevede un’intera giornata formativa per dirigenti e mister di scuole calcio regionali, ed un convegno sul tema “Il progetto Scuola Calcio Milan”, oltre ad un incontro con i giovani calciatori, è promosso dalla Scuola Calcio Milan Auxesia di Maglie, l’Usd Martano e quella di Poggiardo, con il patrocinio della Provincia di Lecce. Queste scuole aderiscono al sodalizio milanista e sono fra le 100 scuole Calcio Milan in Italia, anche se ne esistono delle altre in giro per il Mondo.
Il pluricampione d’Europa, del Mondo e d’Italia con il grande Milan di Sacchi prima e di Capello poi, Filippo Galli, ha tenuto a precisare come questo progetto, partito nei primi ’90 era legato puramente ad aspetti di marketing ed aveva l’obiettivo di fidelizzare i giovani al marchio rossonero ed a formare quelli che sarebbero stati i futuri tifosi del club. Poi, col tempo, si è cercato di darne un taglio tecnico per poter formare allenatori che possano entrare nel cuore dei ragazzi. Galli ha dichiarato: “Vogliamo cercare di cambiare una cultura che divide chi vince da chi perde anche fra i più giovani, quando invece ai ragazzi si devono insegnare prima altre cose, perché la scuola calcio deve essere un’agenzia educativa”. (LecceNews24.it)