E’ il 14 novembre di tre anni fa quando un Milan in cima alla classifica da quattro giorni si scontra con l’Inter di Rafa Benitez nel derby valido per il posticipo della dodicesima giornata di campionato. La tensione è alle stelle: i rossoneri non si aggiudicano una stracittadina dal 28 settembre 2008 e non si trovano da soli al comando della Serie A dal 2 novembre 2008, mentre i nerazzurri arrivano allo scontro con una squadra rimaneggiata ma reduce da tre scontri diretti vinti e da quella grande impresa chiamata Triplete. L’osservato speciale della sfida, nonché grande ex di turno, è Zlatan Ibrahimovic. Già, tornato in Italia dopo un’esperienza negativa al Barcellona, il mostro di Malmoe è determinato a rilanciarsi al meglio e a riportare il Milan alla vittoria dello scudetto. L’Inter lo teme e, allo stesso tempo, lo odia. Benitez affida a Materazzi il compito di arginarlo: un’illusione.
Dopo cinque minuti Zlatan viene lanciato in profondità da Seedorf: entra in area da destra e Materazzi, con un’ingenuità disarmante, lo atterra. Tagliavento non ha dubbi: è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta lo stesso Ibra che, nonostante i fischi e i laser provenienti dalla curva nerazzurra, non lascia scampo a Castellazzi e porta in vantaggio il Milan. L’Inter prova subito a reagire ma il modulo varato da Allegri, che prevede tre incontristi incaricati di proteggere la difesa e di impossessarsi della metà campo, funziona alla perfezione. Nel corso del primo tempo Robinho si vede annullare il gol del due a zero per fuorigioco, mentre una punizione di Sneijder dà l’illusione ottica del pareggio, ma la palla termina sull’esterno della rete. Il primo tempo si conclude con il Milan avanti: l’Inter è costretta a sostituire gli infortunati Obi e Milito- cambi effettuati al 35′ e al 46′- con Coutinho e Pandev, mentre Allegri sostituisce un Gattuso a rischio espulsione con Andrea Pirlo.
L’incontro riprende con ancor maggiore intensità rispetto al primo tempo: l’Inter tiene palla alla ricerca del varco per colpire, il Milan si chiude e non molla, mentre l’adrenalina continua a salire. E all’ora di gioco, a seguito di un contrasto duro con Pandev, Abate perde la testa e si fa espellere. I nerazzurri, però, non ne approfittano: i nostri continuano a lottare con furore e non concedono occasioni. A metà secondo tempo uno scontro fisico tra Ibrahimovic e Materazzi manda in infermeria quest’ultimo, sostituito dal veloce Biabiany, in ogni caso arginato con tranquillità. Grazie a una grande prova di Nesta e Thiago Silva, protetti al meglio da un centrocampo roccioso, il Milan si difende con ordine ed efficacia. E allo scoccare del 94′, Tagliavento fischia la fine: Milano è rossonera! Il Diavolo torna con merito a battere l’Inter, ora distanziata di sei punti, e rimane primo in classifica.