Sul suo ruolo, diverso in orange rispetto al rossonero: “Ogni allenatore deve seguire la propria visione. Van Gaal vuole un calcio offensivo e certamente la posizione del numero 6 è molto importante. Quando posso mi spingo in avanti. Al Milan ci sono altri giocatori che vengono a prendersi la palla dietro. Ma l’aspetto difensivo è molto importante, perché non siamo nella posizione in cui vorremmo essere. Difendere e non subire gol al momento sono sacri. Al Milan questo è il mio primo lavoro“.
Sul pari col Giappone invece: “Dobbiamo ancora lavorare insieme molto duramente. Ci sono diversi giocatori fuori per gli infortuni, la squadra deve ancora costruirsi. Nel secondo tempo si è visto che abbiamo ancora molto ta imparare, soprattutto i giovani che sono entrati. Possiamo misurarci con squadre che andranno al Mondiale, è importante per la forza mentale. Abbiamo fatto molto bene nel primo tempo, ma il secondo è stata una storia diversa. La mia posizione più offensiva“.
This post was last modified on 17 Novembre 2013 - 20:05