Al termine della partita bordate di fischi hanno accompagnato la squadra al rientro negli spogliatoi con Kakà e compagni che erano andati sotto la curva a ringraziare i tifosi giunti fino a Verona, ma sono stati “ricacciati” indietro dalla contestazione, con lo scoppio di qualche petardo. Lo stesso era accaduto dopo la debacle contro la Fiorentina ed il pareggio contro la Lazio, quando San Siro ne ebbe per tutti: società, allenatore e giocatori, rei di non onorare la gloriosa casacca rossonera. De resto non è la prima volta che la Curva Sud manifesta apertamente il dissenso per l’andamento delle cose: ricordiamo tutti le contestazioni relative all’acquisto di Matri, con l’accusa alla società di pensare solo “in avanti” senza accorgersi delle lacune in difesa e a centrocampo. Allora la risposta fu di Galliani, che disse che il mercato non lo fanno i tifosi; ieri ci ha pensato Allegri con un laconico: “La contestazione dei tifosi? Sono delusi, è normale”.
Anche sulla nostra pagina Facebook si è levato alto il coro di sconforto con tanti messaggi a denotare una pazienza ormai consumata del tutto. Giusto per citare qualche esempio: Michele, dopo aver letto di Allegri che non si sentiva di rimproverare nulla ai ragazzi, commenta: “No, lui ai ragazzi non rimprovera mai nulla, quando almeno la metà sarebbero da appendere al muro…Vi prego, Terim fu esonerato per molto meno…BASTA, la nostra pazienza ha un limite!“. Gli risponde, sulla stessa lunghezza d’onda, Sara: “A forza di dire che va tutto bene ormai siamo in fondo alla classifica, se l’obbiettivo era questo, allora va bene“. Tante critiche anche ai giocatori, da Abate a Matri passando per Muntari: l’unico a salvarsi è, neanche a dirlo, Ricky Kakà, l’unica luce in un momento nerissimo.
This post was last modified on 12 Novembre 2013 - 20:04