Un po’ come il Nocerino di due anni fa, un acquisto che sembrava di ripiego e che invece si sta rivelando determinante. Certo, Nocerino si è fatto sentire di più sotto porta, ma Poli può dire la sua anche da questo punto di vista, visto che ancora non siamo nemmeno a un terzo della stagione. In ogni caso è l’uomo di gran lunga più nel cuore delle poche azioni milaniste degli ultimi tempi; ieri, in tutte le azioni più pericolose dei rossoneri, c’è stato il suo zampino. E’ andato vicino al gol anche in qualche occasione e si è mostrato sempre attivo sia quando ha giocato sulla sinistra nel centrocampo a quattro con Muntari, De Jong e Montolivo, sia in quello a tre, nella ripresa, dopo che il Ghanese è stato rilevato da Robinho e il 4-4-1-1 iniziale si è trasformato in un 4-3-2-1.
Insomma Poli è uno dei pochi, forse l’unico, che sembra rispondere presente in ogni occasione e ogni volta che viene chiamato in campo, anche se parte dalla panchina. Un bel segnale di luce in una squadra che sembra ancora brancolare nel buio. Il suo carattere, la sua grinta, la sua corsa potrebbero essere il faro che guiderà la formazione di Allegri presso lidi più sereni. Al momento è imprescindibile.
This post was last modified on 11 Novembre 2013 - 20:15