Di fronte una squadra piena di crepe e paure, soprattutto povera di punti. Nessuno sta facendo peggio del Chievo di Sannino, fanalino di coda del campionato ma che comunque ha incassato un gol in meno rispetto al Milan, che si aggrappa ai recenti precedenti. Sia l’anno scorso che due anni fa, infatti, i rossoneri vinsero di misura per 1 a 0: nel primo caso decise Muntari, mantenendo vivo (ancora per poco) il discorso scudetto, poi vinto dalla Juventus, nel secondo ci pensò Montolivo a dedicare la vittoria all’amico Claudio Lippi, scomparso pochi giorni prima di quell’incontro. Contro il Chievo il centrocampo sembra proprio essere il giusto portafortuna, che domani proverà a ribadire il concetto.
Sofferenza e lucidità, il Milan affronta una trasferta insidiosa e poco decifrabile. Pochi ma precisi pensieri e poi servirà buttare il cuore oltre all’ostacolo, per conquistare una gioia che manca da troppo tempo. Tutt’altro che impossibile da raggiungere.
This post was last modified on 9 Novembre 2013 - 16:28