Delle chiacchiere cominciamo ad essere stufi, tutti. Delle promesse e delle proposte buttate al vento poi, non ne parliamo. Della tanto diffusa e convincente idea di cambiamento e miglioramento repentino di rosa e dirigenza nemmeno l’ombra. A conti fatti, quello che si continua a vedere (e a non vedere) è un Milan che soffre tanto in campo quanto ai piani alti.
Una società incapace di prendere una decisione concreta che tenta solo di non annegare prendendo tempo e raccontando novelle a cui nessuno crede più nella disperata speranza che qualcosa cambi magicamente.
Dodici punti in tredici giornate, il peggior Milan degli ultimi 25 anni dicono in molti. Ma nonostante questo, nessuno prende in mano le redini di un club allo sbaraglio. Anche il tecnico toscano che da mesi sembra essere alla fine della sua carriera in rossonero è invece stato ri e ri-confermato. Il filo che lo unisce alla squadra è molto debole certo, ma esiste. Così come quello di Adriano Galliani, in rotta con una dirigenza che ha contribuito a formare perchè in disaccordo rispetto ai piani futuri del Milan.
E mentre in Via Turati si cercano disperatamente soluzioni alla moltitudine di problemi che attanagliano il club, il tempo avanza inesorabile creando uno spazio sempre più ampio e pericoloso fra la posizione di (forse) salvezza e la cima della classifica.
Ecco le considerazioni dell’agente FIFA Andrea Bolognese, intervistato da Ilsussidiario.net per fare chiarezza sulla situazione rossonera: “Esiste un problema giocatori. Per esempio Matri non era l’uomo che serviva a questo Milan, è un buon giocatore ma alla squadra serviva qualcuno più forte, inoltre l’investimento di Matri è stato oneroso, con molto meno sarebbe potuto arrivare Ljajic che sarebbe stato più utile alla causa rossonera. Uno che potrà dare una mano invece è Honda. Soprattutto dal punto di vista dei calci piazzati. Al Milan manca un calciatore di questo tipo. Altrettanto spinosa è la situazione di Allegri anche se Galliani lo ha confermato e sa bene che è difficile trovare il traghettatore giusto. Chi dovrebbe arrivare al suo posto a novembre? Non certo Inzaghi che ancora deve fare la sua esperienza con i ragazzi della Primavera. A meno che le cose non precipitino peggio di come stanno andando ad oggi non ci sono sostituti giusti”.