Il coraggio e l’ambizione di Barbara non basteranno. Al Milan servirà una nuova linfa finanziaria

Andrea Longoni è giornalista professionista dal 2010. Lavora dal 2006 nella redazione sportiva di Telelombardia e Antenna 3. Inviato a seguito del Milan a Milanello e sui campi, conduce la trasmissione QSVS ogni martedì sera. Da quest’anno collabora con SpazioMilan.it: è sua la firma dell’editoriale del venerdì.

A. Longoni (Mediapason)
A. Longoni (Mediapason)

La fine di un’epoca e l’inizio di una nuova era. Forse c’era davvero bisogno di una ventata di aria nuova anche nel Milan. Come ogni cambiamento però, anche questo porta con sé nostalgia e timori, ma anche il fascino della nuova sfida.

Per la serie, sai quello che lasci, non sai quello che trovi. Sai che quello che lasci (Galliani) ti ha fatto vincere tanto, anzi tutto. Non sai se quello che trovi (Barbara Berlusconi) ti porterà a tagliare traguardi tanto prestigiosi. Di sicuro la giovane ragazza ha coraggio e carattere da vendere, vista la portata della rivoluzione che vuole mettere in atto e l’obiettivo che vuole raggiungere: diventare la donna più potente del calcio mondiale. Un’ambizione che il presidente proverà ad assecondare si spera con qualche risorsa in più rispetto agli ultimi tempi, anche se gli altri figli insistono con la regola dell’autofinanziamento.

Il progetto passerà da nuovi dirigenti: Paolo Maldini responsabile dell’area tecnica e Claudio Fenucci favorito per il ruolo dell’amministratore delegato (il suo contratto con la Roma scade proprio a giugno). L’allenatore del Milan nella stagione 2014-15 sarà Clarence Seedorf: fortemente voluto da Barbara, ma anche e soprattutto dal papà. Tra traslochi e facce nuove, sarà lui il vero punto fermo del Milan 2.0.

Twitter: @AndreaLongoni5

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