Arrivato al Real Madrid in estate, l’ex mister rossonero ha dato il via libera alla cessione di Kakà e molti tifosi del Milan hanno visto questo gesto come un definitivo segnale della fine calcistica del brasiliano che invece sta facendo benissimo a Milano: “Non mi sorprende il fatto che stia giocando bene, qui non aveva lo spazio che necessitava dopo anni in cui non è stato bene fisicamente. Spero per il Milan che continui così”. Un Kakà diverso rispetto a quello che ha allenato lui nell’esperienza milanista: “Un giocatore a 20 anni non è lo stesso a 30, perde inevitabilmente alcune peculiarità fisiche. Farlo giocare a centrocampo? Ancora oggi il suo miglior pregio è la progressione e lo spunto in velocità”. Il secondo libro dell’ex mister della Juvetnus è molto tecnico e tattico e racconta nel dettaglio dieci partite storiche della sua carriera. Una delle quali è la semifinale di Champions contro il Manchester United nel 2007, soprannominata “la partita perfetta”: “ Si quella è stata una delle migliori partite che una squadra che ho allenato ha giocato. Se devo dire due delle gare migliori dico questa e dico il primo tempo di Instambul, una partita che nel libro spiego in maniera molto dettagliata”.
Su Allegri: “Il Milan ha fatto bene a tenerlo perché cambiare in questo momento l’allenatore non sarebbe positivo. Allegri ha già passato momenti difficili e si è sempre rialzato. La cosa fondamentale è avere comunione d’intenti tra società e staff tecnico”. Anche l’ultimo grande allenatore rossonero quindi è dalla parte del tecnico toscano e approva la scelta societaria di non cambiare guida tecnica. Chissà che questa investitura non sia di buon auspicio per le prossime gare in cui il Diavolo e il suo allenatore si giocheranno tutto.
This post was last modified on 19 Novembre 2013 - 02:12