Conosce il Milan come le sue tasche, la panchina rossonera è stata la sua casa e Galliani “uno di famiglia”. Ecco perché a Carlo Ancelotti vengono poste continuamente domande sul momento difficile che sta attraversando la sua ex squadra: i risultati che non arrivano, le prestazioni altalenanti, le contestazioni, il tecnico in bilico e ora anche l’amministratore delegato.
Ai microfoni di Radio 24, Ancelotti ha preso le difese di Galliani, definendolo fondamentale per il Milan: “È la persona più importante. Non e’ solo un dirigente: è un dirigente-tifoso che ama questa squadra, e’ cresciuto con questi colori per cui ha fatto tantissimo e ha un’esperienza che nessun dirigente al mondo può vantare. La sua assenza peserebbe tantissimo in società ma non so cosa succederà in futuro. Di sicuro a livello d’esperienza Galliani non ha pari”.
Su Allegri: “Ci sono squadre in cui il destino di un allenatore non è legato solamente al risultato. Rimanere al Milan significa seguire la filosofia dettata da Silvio Berlusconi che è legata allo spettacolo e all’immagine e l’allenatore deve cercare di perseguire questi obiettivi. Al Milan il risultato non è l’aspetto determinato ma conta anche la mentalità”.