Ormai è una consuetudine trovare gente che ricopre un ruolo non suo in campo. Kakà, per esempio, è sempre stato un trequartista e dietro le due punte, o al massimo a supporto dell’unica punta (come succedeva con Ancelotti ed il suo albero di Natale), ha fatto vedere le migliori cose della sua carriera. La sua capacità di imbeccare le punte e di liberarsi al limite dell’area e tentare la conclusione ha fatto le fortune del Milan in passato. Ora, questo 4-3-3 che prevede i due attaccanti esterni voluti da Allegri, lo sacrifica in una zona del campo dove deve sfiancarsi il doppio per attaccare e coprire nello stesso momento, ruolo che comunque il brasiliano (almeno lui) sta svolgendo con dedizione ed impegno.
Stessa cosa per il suo compagno di reparto Valter Birsa che si è ritrovato in breve tempo a giocare da attaccante esterno dopo una vita passato a centrocampo. Altro giocatore fuori ruolo, altra soluzione quantomeno scriteriata proposta da Allegri. Poi c’è il caso Montolivo. Il capitano rossonero nella passata stagione si è imposto come centrale davanti la difesa dopo l’infortunio di De Jong. Da lì dettava i tempi della manovra, da lì comandava la squadra con le sue giocate. Ora, con il ritorno dell’olandese in quella posizione, il Monto è tornato a giocare da mezzala e le sue prestazioni sembrano risentirne parecchio.
This post was last modified on 4 Novembre 2013 - 20:01