Da ieri è praticamente ufficiale, almeno fino alla prossima gara (in casa contro il Genoa), Allegri mantiene, più o meno salda, la sua sempre più bollente panchina. Inzaghi resta alla finestra, Mangia spera nel colpo grosso mentre Seedorf, che aspetta il patentino per aprile, in questo momento si defila. Ma al tecnico livornese, per convincere gli scettici, Berlusconi in primis, serve una vera e propria impresa. La sensazione è che all’interno della rosa nessuno gli stia remando contro, vero però che Max, da qualcuno in particolare si aspetterebbe molto di più.
Ecco perché secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport, la svolta e le speranze di continuare in rossonero almeno fino alle fine della stagione sono riposte soprattutto in alcuni uomini voluti, scelti, protetti e cresciuti da Allegri. Un nome su tutti è quello di Riccardo Montolivo, investito capitano anche su scelta dell’attuale allenatore. Colpi di testa come quelli di Verona fanno male alla squadra e a chi in lui ha sempre creduto. Un altro figlioccio è Robinho, fondamentale l’anno dello scudetto, essenziale quando è in giornata sì, fastidioso quando sbaglia le cose più elementari.
Nella lista dei fedelissimi ci sono anche 3 difensori come Abate, Zapata e Constant. Il primo, che sembrava essere esploso dopo aver conquistato anche Prandelli, non sta convincendo. Zapata, voluto da Allegri che già lo conosceva ai tempi dell’Udinese, men che meno. Il terzino guineano poi, dopo una buona stagione lo scorso anno, sembra essersi definitivamente smarrito tra diagonali sbagliate e cross alle stelle.
L’ultimo della lista, forse il più legato ad Allegri è Alessandro Matri. Richiesto senza mezzi termini, più di un difensore, meglio di Petagna girato in prestito alla Samp: un solo gol in 13 presenze. Non solo il recuperi degli infortunati, il futuro di Allegri passa anche da qui.