Non chiamatelo ritiro punitivo, al Milan potrebbero arrabbiarsi. Nella forma, la decisione maturata nella mattinata di ieri da Adriano Galliani, Massimiliano Allegri e Barbara Berlusconi è stata fatta per riunire il gruppo e stare insieme: un esame di coscienza necessario. Dall’allenatore ai più giovani, responsabili di un inizio di stagione preoccupante. Nella sostanza una giusta ammissione di colpa, riconosciuta a cominciare dalla società. Da via Turati linea comune ma diverse perplessità. E così da domani la squadra rimarrà sempre a Milanello fino a sabato, per preparare minuziosamente la sfida contro l’Udinese ma soprattutto pensando al resto: sì perché i rossoneri saranno protagonisti di un faccia a faccia importante per ricostruire motivazioni e spirito, la pazienza sta finendo.
Un colloquio che dovrebbe già essere fissato per questo pomeriggio: Adriano Galliani, infatti, è atteso prima dell’allenamento per parlare seriamente e decisamente a nome del Milan e per il Milan. Ci saranno, quasi interamente, anche i reduci dalle Nazionali. Poi toccherà Allegri che, come lo stesso ad, è rimasto deluso ed arrabbiato per la prestazione di Caen. Un’amichevole sottovalutata, una domenica qualunque che invece si è trasformata in una presa di posizione inequivocabile: occorrerà remare dalla stessa parte, corsa e sacrificio. A costo di “punire” qualche dissidente nel prossimo mercato. I nomi principali sono da scoprire rivedendo la formazione scesa in campo contro i francesi sconfitta per 3 a 0. Un anno fa quasi lo stesso identico scenario…
Era il 20 ottobre e il Milan veniva sconfitto 3 a 2 dalla Lazio (3 a 0 dopo 50 minuti), due giorni dopo Galliani in persona decise di convocare il ritiro. Che, dunque, rispetto all’anno scorso arriva una giornata di campionato prima: ieri i rossoneri avevano 7 punti dopo 8 giornate (15esimi in classifica, stessi punti del Pescara, a -11 dal terzo posto e -15 dalla vetta), adesso la situazione è allo stesso modo allarmante e “povera”: 8 punti in 7 giornate (+5 dalla zona retrocessione, -11 dalla zona Champions e -13 dalla Roma). Nel recente passato questo precedente indicativo diede una scossa significativa al Diavolo, che perse a Malaga in Europa, dove Allegri sperimentò senza successo la difesa a 3, ma in Serie A superò a San Siro Cagliari e Chievo, pareggiando in rimonta 2 a 2 al “Barbera” di Palermo. Allora ci furono dei benefici, il Milan lo sa e ha fretta di prenderseli. Serviranno cuore, anima e serietà.