A parlare è il noto procuratore e agente FIFA, Claudio Pasqualin. In esclusiva a ilsussidiario.net ha analizzato le ultimissime dichiarazioni di Raiola su Balotelli, quelle in cui ha anticipato che Super Mario non finirà la sua carriera in Italia. L’obiettivo era quello di capire quanto possano essere fondate le minacce del procuratore e quali siano le reali cause che hanno spinto Raiola a mettere sull’attenti la società rossonera. Prima di chiudere l’intervista, due parole su un difensore che il Milan segue ormai da molti anni: Domenico Criscito, che attualmente gioca in Russia nello Zenit San Pietroburgo. Ecco le dichiarazioni di Pasqualin:
“Secondo me, quando Raiola dice che Balotelli non finirà la sua carriera in Italia, lo fa per tenere vivo l’interesse delle squadre più importanti nei confronti dei suoi assistiti. Ovviamente potrebbe essere anche una tattica per fargli ottenere un adeguamento contrattuale o perché davvero vorrebbe andarsene. Raiola non fa nient’altro che il suo lavoro, ha sottolineato solo un dato di fatto. Ovvero che in Italia c’è una forte pressione nei confronti di Balotelli, secondo l’agente è il motivo per cui l’attaccante potrebbe in futuro trasferirsi. Galliani ha capito le intenzioni di Raiola, per questo motivo l’ha scherzosamente definito un furbacchione. Insomma niente di grave per ora ma è normale che se un altro procuratore avesse tenuto lo stesso comportamento di Raiola, la società si sarebbe quanto meno indignata. Buon per lui se ha un buon rapporto con le società calcistiche e soprattutto col Milan. Tutto ciò significa che è molto abile nel fare il suo lavoro”.
Per chiudere due parole su Criscito che gli addetti di mercato dicono essere in orbita rossonera: “Nella vita non si può mai escludere niente, soprattutto nel calcio. Un giorno potrebbe vestire la maglia rossonera, ma ovviamente non è certo. L’unica cosa sicura, al momento, è che si trova davvero molto bene allo Zenit. Ha voglia di ritornare a vincere il campionato con il suo club, anche perché si metterebbe in mostra in vista dei Mondiali. Ha molte possibilità di partire per il Brasile, sta lavorando duramente per ottenere la convocazione. Non è uscito dal giro dei papabili a vestire la maglia azzurra la prossima estate. Che io sappia, Prandelli segue costantemente le sue partite; è quasi d’obbligo pensare a Criscito come uno dei 23 che il prossimo anno andranno a giocare il Mondiale”.