Problemi. Problemi. E ancora problemi. Questo in estrema sintesi il momento difficile del Milan. Problemi dirigenziali ed economici; problemi gestionali in spogliatoio; e, infine, problemi tecnico-tattici sul campo. La sconfitta di Caen ha messo in evidenza lacune di alcuni giocatori al limite dell’imbarazzo. In più ci si è messa un’ulteriore prova deficitaria contra la squadra primavera di Pippo Inzaghi, che se fosse arrivata in un altro momento sarebbe passata inosservata come semplice test fallito, invece capitata proprio ora fa sprofondare ancor di più questo Milan in una crisi che ormai è pesante e opprimente per tutti.
Si parla di gente che rema contro e cambiamenti imminenti, ma niente di tutto ciò è stato confermato. In esclusiva a IlSussidiario.net ha parlato l’ex rossonero Daniele Daino sul momento negativo del Milan. Il cosa non va per Daino è chiaro: “Prima che un problema di testa c’è un problema di di qualità di certi giocatori che non sono da Milan”. Non crede alla storia dello spogliatoio spaccato: “Non credo che i giocatori remino contro Allegri, un giocatore che fa parte di una squadra così importante non può on impegnarsi per vincere. Allegri sta facendo quello che può col materiale umano che ha a disposizione“. Sull’avvicendamento con Inzaghi: “Non credo ci sarà in questa stagione, Pippo deve pensare a far bene con la primavera. Non ha ancora l’esperienza giusta e farebbe la fine di Stramaccioni”. Infine sulla società: “Il Milan sta lavorando con risorse limitate, forse dovrebbe prendere esempio dalla Roma…”.
Riprendere il progetto giovani e cercare partners economici potrebbe essere la scelta giusta per tornare a competere sui palcoscenici che ci appartengono, soprattutto in ambito internazionale. Anche perché se alla fine di questa stagione la squadra non dovesse qualificarsi alla Champions 2014/2015 il danno economico sarà molto rilevante e farà rivedere molti dei piani rossoneri. Le squadre di Allegri si sa che sono dei diesel e alla lunga escono, ma con la concorrenza di quest’anno sarà difficile fare la rimonta che l’anno scorso ha salvato la panchina al mister.