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Sempre più riserva: il lento, non ancora definitivo, declino di Noce

Tempi duri per Antonio Nocerino, che mai come quest’anno era stato così defilato dal Milan. Il primo anno e quel rendimento pazzesco, oggi probabilmente sarà stato uno dei primi a mandare un messaggio di auguri per il compleanno di Ibra (32), servono solo per “addolcire” la difficile situazione attuale. Ma il 2011-2012 del Noce non deve essere dimenticato. Per Allegri sembra ormai essere una seconda linea, da dosare con “cura”. Da Verona all’Ajax, non ci sono dubbi: spazio a De Jong, Montolivo, Muntari e Poli, solo dopo arriva il numero 8 rossonero, che però ha delle colpe di rendimento evidenti che lo hanno fatto arretrare nelle gerarchie. Un lento ed inesorabile declino, evidente nei numeri. Dalle 48 presenze di 3 anni fa alle 29 presenze dell’anno scorso (ora 7), da 11 a 2 reti segnate.

Ma l’inizio di questa stagione è stato ancor più negativo di quello passato: in campionato un anno fa, dopo 6 giornate, 4 volte titolare (Sampdoria, Bologna, Udinese e Parma), entrato dalla panchina una volta (Atalanta) senza invece scendere in campo contro il Cagliari; oggi solo con Verona e Bologna ha iniziato da 1’, giocando 3 piccoli spezzoni con Cagliari, Napoli e Sampdoria (0 minuti col Torino).

In Champions il bilancio è leggermente migliore: nel 2012 era presente negli undici di Milan-Anderlecht e adesso lo è stato in quelli di Milan-Celtic, 0 minuti con l’Ajax (nei playoff ha preso parte a Milan-PSV ma non a PSV-Milan) e riserva ai tempi con lo Zenit. Un’estate da possibile cessione ad una tiepida (e poco convinta) conferma, che per adesso ha portato pochissimi benefici. Ma c’è tempo per recuperare, vero Antonio?

(Foto in evidenza: AcMilan.com)

This post was last modified on 4 Ottobre 2013 - 13:06

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redazione