Un fitto dialogo con De Jong, mentre Muntari e Nocerino hanno allargato il loro raggio d’azione occupando con insistenza sinistra e destra della mediana rossonera. Robinho così sì è più staccato da Matri, come elemento di raccordo tra i reparti: la prestazione del brasiliano ha vissuto dei momenti di buonissima tecnica. Contenimento e presenza, di fronte però c’era l’ostacolo Juventus, la regia brillante di Pirlo, il colosso Vidal, Marchisio e Padoin, non irresistibili, e poi Pogba, colpevole nel 2 a 3 di Muntari ma pur sempre uomo ovunque e di una supremazia fisica netta rispetto al resto. I bianconeri hanno a tratti dominato e domato la linea a 4 del Diavolo, senza eccellere con evidenza. I rossoneri hanno lottato e contrastato, provato a spezzare la trama, dimostrando di darsi una mano abbastanza efficace.
Una soluzione che il Milan potrebbe riproporre anche più avanti, in situazioni di emergenza o di avversario. In ogni caso un modulo non da grande squadra, che scenderebbe in campo per difendersi meglio, visto i punti deboli, prima di attaccare. Nonostante abbia a disposizione numerosissimi giocatori in grado di “far male”. Ma questo è un Milan mediocre, che fa presto a farsi male senza riuscire ad emergere.
This post was last modified on 8 Ottobre 2013 - 20:03