Nelle ultime stagioni è diventata ormai un’abitudine ma Milan-Barcellona non può essere considerata mai una partita come tutte le altre. Domani a San Siro sarà una grande notte ed i riflettori si accenderanno, di nuovo, per ospitare la squadra che ha già fatto la storia del calcio. Sarà la quarta volta (la settima considerando anche le gare in Spagna) in meno di due anni. In questo momento sembra non esserci partita fra le due squadre, con i catalani che viaggiano spediti in campionato e Champions League (un solo pareggio e tutte vittorie nel loro cammino fin qui) ed i rossoneri che continuano ad arrancare e ad avere parecchi problemi di infermeria. Poi tornerà Leo Messi e questo basta ed avanza per capire le difficoltà a cui andrà incontro il Diavolo nella notte di Champions.
Allegri spera di recupera Balotelli, che è stato convocato ma è ancora in dubbio, mentre deve fare ancora a meno di De Sciglio, oltre ai “soliti” Pazzini, Bonera, El Shaarawy. Niang, Saponara e Gabriel non sono convocabili perché non inseriti nelle liste Champions. L’esclusione dalla lista del giovane estremo difensore brasiliano unito all’infortunio di Abbiati, consegna le chiavi della porta rossonera nelle mani di Amelia. Davanti a lui, Abate e Constant esterni e Mexes e Zapata in mezzo. A centrocampo torna De Jong davanti alla difesa con Montolivo e Muntari che agiranno ai suoi lati. Dubbio Balotelli in attacco. Se non dovrebbe farcela spazio a Matri, con Birsa e Robinho che completano il tridente nella notte del ritorno (momentaneo) al 4-3-3. Quasi scontato l’impiego a partita in corso di Kakà che non ha ancora i 90′ nelle gambe.
Per il Tata Martino ancora qualche dubbio su come schierare la sua corazzata che avrà tutte le frecce a disposizione del suo arco, a parte l’infortunato Jordi Alba. In difesa a San Siro sicuri del posto Alves, Piqué e Adriano. Mascherano, in panchina sabato, con ogni probabilità sarà il partner dello spagnolo al centro. In mezzo si nascondono le scelte più complicate: sicuro Busquets, restano due maglie per Iniesta, Xavi e Fabregas. Davanti il tridente sarà quello di lusso: Sanchez-Messi-Neymar, anche se l’argentino rientra dopo 3 settimane di stop.