E pensare che la gara meglio non poteva iniziare, con il gol di Muntari dopo una manciata di secondi (Sulley alla fine ha realizzato una doppietta risultando uno dei migliori in campo, non ha mai mollato fino alla fine). Ma dopo il Milan non è riuscito a creare molto, si è sgonfiato lentamente lasciando sempre più campo alla Juve che non si è scomposta e ha trovato il pari dopo pochi minuti su calcio di punizione, dove Abbiati poteva sicuramente fare qualcosa di più.
A proposito di ex, doveva essere la serata di Matri, non pervenuto l’attaccante, è stata quella di Pirlo che ha realizzato un gol, il primo contro i rossoneri, e ne ha praticamente fatto fare un altro prendendo una clamorosa traversa poi ribadita in rete da Chiellini. Paradossalmente nonostante la sconfitta la squadra di Allegri comunque non ha sfigurato, in particolare nei primi 45 minuti. Come con il Napoli, il Milan non ha fatto malissimo, molto peggio con Torino, Bologna e Verona, ma recuperare due gol ogni volta diventa impossibile alla lunga. Però questa squadra deve crescere, in avanti non è quasi mai stata pericolosa, a parte l’occasione di Robinho a inizio ripresa, e dietro ha concesso troppo anche in questa partita: i gol presi in campionato sono già 13! Il calendario, a parte i partenopei e i bianconeri, è stato benevolo con gli uomini di Allegri che però non sono riusciti a sfruttarlo come si doveva. In Italia gli obiettivi si raggiungono battendo le squadre medio-piccole, cosa che il Milan non ha fatto, così come con le grandi in cui continua a essere in grandissima difficoltà. Inutile trincerarsi dietro l’ormai inutile slogan ‘noi siamo il Milan’, non serve più, la Juventus è più forte, il Napoli anche e probabilmente anche la Roma e l’Inter. Però il Milan poteva e doveva fare meglio in queste prime sette gare.
Dopo la sosta torneranno gli infortunati, tornerà Balotelli con la speranza che cambi qualcosa sotto il profilo della qualità, del gioco, della concentrazione (imperdonabile il black out di lucidità di Mexes che ora rischia una maxi squalifica) e dello spirito di squadra.
Il compito di Allegri non sarà facile, l’unica statistica a cui si aggrappano i tifosi rossoneri è che l’anno scorso il Milan ha iniziato a vincere dell’ottava giornata. Ancora una volta, ma questa stagione sarà durissima…
This post was last modified on 7 Ottobre 2013 - 11:38