Finisce con un pareggio il match della terza giornata di Champions League del girone H tra Milan e Barcellona. I blaugrana escono ancora una volta da San Siro senza espugnarlo. Dopo lo 0 a 0 del 28 marzo 2012 e il 2 a 0 del febbraio 2013, questa è la terza occasione in cui i catalani non riescono ad imporsi e portare a casa il risultato. Il pari però, pare strano a dirlo, va decisamente stretto ai rossoneri. Le occasioni per portarsi in vantaggio sono state molte e altrettanti gli sprechi.
Allegri schiera il 4-3-3 con Kakà in campo dal primo minuto, una mossa che parrebbe azzardata dato che il brasiliano è reduce da un infortunio e dal match con l’Udinese, ma i suoi primi 45′ sono magistrali. Il numero 22 rossonero lotta, recupera, si propone in avanti e fraseggia con Robinho per il vantaggio milanista. Dopo il gol annullato a Muntari al 6′ per fuorigioco, i rossoneri approfittano di un’errore di Mascherano per allungare le distanze. Robinho si lancia verso la porta difesa da Valdes, triangolo in velocità con Kakà e gol dell’1 a 0. Le mura difensive rossonere però non sono solidissime anche se riescono a mantenere il risultato. Spesso ci sono imperfezioni ed errori, soprattutto nei passaggi dalla breve distanza, e sulle marcature. Il Barcellona continua a fare possesso palla, anche se il suo infinito torello non riesce a trovare gli spazi per rendersi pericoloso. Fino al 23′. In questo caso però è Zapata a creare l’opportunità per il pareggio dei catalani. Il difensore rossonero perde un clamoroso pallone a centrocampo dando a Messi la possibilità di fare zigzag tra i giocatori milanisti ed a piazzare la palla alle spalle di Amelia.
Il Milan però dimostra di non starci e reagisce subito con un colpo di testa di Mexes, che manda di pochissimo a lato del palo. Un gol che poteva e doveva essere fatto. Come quelli di Robinho e Muntari nel secondo tempo. Il brasiliano, dopo 5′ dall’inizio della ripresa, spreca in maniera incredibile un assist di Muntari facendosi passare la palla tra le gambe a pochi passi da Valdes; poi è lo stesso ghanese che all’81mo si lascia sfuggire un’occasione d’oro servitagli da Montolivo. Anche nella ripresa i catalani continuano a far girare il pallone con continui, infiniti, passaggi che portano all’avvicinamento della porta rossonera. Una manovra che ormai si conosce bene e che comunque riesce a far venire i brividi alla retroguardia milanista. Tuttavia la sola vera occasione è sui piedi di Messi a pochi minuti dalla fine. Il Barça guadagna una dubbia punizione per fallo di Montolivo su Fabregas, ma la Pulce manda sulla barriera e questo è l’ultimo lampo degli spagnoli.
Il pareggio ottenuto stasera è una conquista importante per i ragazzi di Allegri, che hanno dimostrato di riuscire a tenere testa ad avversari nettamente superiori di loro sulla carta. Una partita che per i primi 45′ ha visto il Milan non solo difendersi, ma anche attaccare e provare a dare la propria impronta sulla gara. Nel secondo tempo, con le squadre più stanche e l’uscita di Kakà per Emanuelson, le linee si sono fatte ancora più compatte. Allegri ha schierato un centrocampo a 5 con Balotelli, entrato al posto di Robino al 63′, come unica punta, ma l’attaccante è stato quasi un fantasma per la restante mezz’ora senza riuscire a dare quella spinta in più che poteva mettere in difficoltà la retroguardia del Barcellona. Quelli visti in campo stasera sono tutti segnali di miglioramento, non solo sul piano del gioco, ma come gruppo e squadra. Adesso la stessa concentrazione si deve trovare anche per partite meno di cartello e con avversari tecnicamente meno impegnativi. La continuità è quella che manca ai rossoneri, ma la vittoria di sabato e il pareggio di stasera fanno ben sperare. Il banco di prova sarà la trasferta col Parma.