Quello di Philippe Mexes nei confronti di Chiellini è stato un gesto grave, correttamente sanzionato dal giudice Tosel. Che poi ci ha messo ancora del suo per danneggiare il Milan, “senza giustificazione” (come recita il comunicato ufficiale rossonero di ieri), squalificando San Siro per un turno. Milan-Udinese, aspettando l’esito del ricorso, si giocherà dunque senza tifosi né tifo. Ma all’appuntamento del prossimo 19 ottobre mancherà sicuramente, come detto, il difensore francese. Espulso per doppia ammonizione durante Juventus-Milan, squalificato con altre 3 giornate dopo la prova Tv che ha messo in chiara evidenza il pugno (impossibile definirlo altrimenti, vero Allegri?) che ha rifilato dietro al collo a Chiellini, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Un errore che si doveva evitare, una colpa che Mexes pagherà a caro prezzo: salterà Udinese, Parma, Lazio e Fiorentina. Il rientro in campionato è previsto per Chievo-Milan del 10 novembre alle 15; nel mezzo sarà a disposizione per entrambe le sfide contro il Barcellona, in casa il 22 ottobre e al Camp Nou il 6 novembre. Non male. La follia dello “Juventus Stadium” però metterà alle corde i rossoneri, che perderanno per un mese di Serie A quello che senza dubbio è il miglior centrale difensivo della rosa. Circostanza che spiega, in parte, anche debolezza ed incertezza del reparto.
Soprattutto lascerà scoperto un ruolo che fino adesso aveva sempre ricoperto: da Verona a Torino, passando per la Champions: in questa stagione titolare in ogni occasione ed in campo fino al fischio finale. Un punto fermo per Allegri, in gol contro il Cagliari ma spesso disattento e poco concentrato. E’ questo il suo limite: non riuscire a dare continuità di prestazioni e tenere comportamenti adeguati (lo stesso e negativo atteggiamento lo mostrò, per esempio, conto Del Piero ai tempi della Roma e con Borriello in Milan-Juventus del 2012). Mexes non è stato furbo ed il suo comportamento non può essere accettato. Ci proveranno Bonera e Silvestre, al rientro dall’infortunio dopo la sosta, a cercare di rimpiazzarlo a dovere per far pesare il meno possibile un’assenza che, comunque, la squadra accuserà.