Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Editorialista per IlSussidiario.net, collabora con La Gazzetta dello Sport, Il Giornale e Leggo. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason.
È così facile partire dalle cose negative, che con l’inizio della nuova settimana, la settimana che ci porterà a Milan-Udinese, c’è bisogno di sana positività. Partiamo dal buon Gabriel, super nella tragicomica gara di Caen: già circola su Youtube un video-collage delle sue parate. Primo intervento a mano aperta senza macchia e senza paura, secondo d’istinto vero, terzo su punizione, quarto dopo un pasticciaccio in area. E potremmo continuare a lungo, pervenendo alla stessa conclusione: il ragazzo merita una chance e in questo Milan, nel Milan di oggi, non può non essere quantomeno provato. Una squadra perennemente in cantiere può senza dubbio permettersi un ulteriore esperimento. L’anno scorso pensavamo al giovane brasiliano solo come il burlone pararigori di Robinho e Allegri, scenette che avevano dato il la al celebre tormentone “Siamo tutti figli di Gabriel“. Ora, a pochi mesi di distanza, potrebbe essere giunto il suo momento.
Menzione d’onore ai due Primavera Ivan Rondanini e Alessandro Mastalli, nomi che non risulteranno certo nuovi per chi segue SpazioMilan.it. Il primo, classe ’95 schierato terzino destro, è stato l’eroe di Amsterdam nell’avvincente Ajax-Milan di Youth League, terminato 2-3 all’ultimo respiro. Il secondo, Mastalli, ha seguito Pippo Inzaghi nel passaggio da Allievi a Primavera: classe ’96, figlio d’arte, il padre, il celebre Ennio trequartista di Catania e Bologna negli anni Settanta-Ottanta, lo ha definito ai nostri microfoni non più tardi di dieci giorni fa un centrocampista “a cui non manca nulla. Gli ho sempre detto di essere umile, sereno e di prenderla ancora come un divertimento“. E Christian, come Ivan, ha dato davvero la sensazione di potersela giocare alla pari, anche se la fretta resta sempre difficilmente una buona consigliera. Petagna e Cristante, classe ’95, docent: in gol anche ieri nella gara vittoriosa dell’Under19, restano ancora troppo acerbi per essere già dati in pasto al grande calcio.
Sfogliando la margherita, ecco che ci restano solo cose negative, dentro e fuori dal campo. Riferimento immancabile a Mario Balotelli, vittima e carnefice allo stesso tempo. Accolto da star all’arrivo della Nazionale a Napoli, è riuscito nella bolgia a stringere un’amicizia istantanea con un cameraman Mediaset. Idillio ricambiato, con l’operatore particolarmente attivo sull’orecchio sinistro del bad boy e il bad boy che ha ringraziato a suo modo il “nuovo amico” accarezzando vigorosamente la telecamera che teneva in spalla. Non contento, ha deciso di ripetersi sul radio microfono. Carinerie d’altri tempi, insomma. Scherzi a parte, accantonando a priori chi già non si spiega come Mario possa “infangare” in questo modo il buon nome del Milan che fu, resta un problema doppio e di difficile risoluzione: far capire a Balotelli che è ora di crescere una volta per tutte e far capire ad altri che, a volte, la notizia non deve per forza venire prima di tutto. Chi la capirà prima?
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This post was last modified on 15 Ottobre 2013 - 01:45