C’è un conflitto d’interessi interiore?
“E’ normale, sono state le due squadre della mia carriera. La Lazio mi ha permesso di arrivare al grande calcio e di stabilire un rapporto stupendo coi tifosi. Il Milan mi ha consentito di vincere tutto”.
Ora, però, sono due squadre in difficoltà…
“Mi dispiace non vederle lottare per i primi posti, ma si risolleveranno entrambe”.
Qual è il problema di questo Milan?
“In questo momento manca l’autostima. E nel calcio la psicologia fa la differenza. Credo che avessero vinto le prime tre partite avremmo visto un atteggiamento diverso in campo”.
Non è una questione tecnica?
“Questo Milan non è quello di tre-quattro-cinque anni fa, è una squadra in costruzione. Ma è un’ottima squadra, molto diversa dal punto di vista mentale. Dovrebbero giocare più sereni, ma mi rendo quanto sia difficile la paura di sbagliare soprattutto davanti al proprio pubblico”.
Conservi più amici “aquilotti” o “diavoli”?
“In entrambe le realtà, anche se l’esperienza del Milan è più recente. Credo che della mia Lazio sia rimasto solo Mauri…”.
Al Milan hai recuperato Kakà: credi nella sua capacità di far svoltare la squadra?
“E’ un giocatore che può dare una grande mano, ma viene da tre anni difficili. Ci vuole tempo e la stima di tutto l’ambiente lo aiuterà”.
Pronostico per stasera?
“Chiunque potrà essere decisivo. La differenza sarà data dalla mentalità”.
Come va la carriera di allenatore? Vuoi seguire le orme di Brocchi e Inzaghi?
“Sto dirigendo gli Allievi del Genoa ed è un’esperienza bellissima. Mi diverto, ma aspettiamo a dire che sarà il mio futuro. Voglio prima vedere se sono portato…”.
This post was last modified on 30 Ottobre 2013 - 20:30