Ha fatto parlare molto la decisione del giudice sportivo di chiudere le porte di San Siro per Milan-Udinese, prima gara dopo la sosta per le Nazionali. Un provvedimento che il Milan ha fortemente contestato già ieri in Lega Calcio. Ospite di Udinese Tonight, è intervenuto sul tema anche il direttore sportivo dei friulani, Cristiano Giaretta: “Peccato giocare a Milano a porte chiuse. Purtroppo la responsabilità oggettiva esiste e il provvedimento andrà accettato. Galliani si chiede se questo è il modo di porre fine a questi cori, ma sappiamo che è difficile trovare una risposta a questo quesito. La cosa brutta sarà quella di non poter vivere una trasferta così bella a porte chiuse, ma purtroppo la decisione è stata presa. Altre nazioni sono esempio di sportività. In Italia siamo ancora molto lontani da questo obiettivo. La strada potrebbe essere quella di privatizzare gli stadi o di eliminare il tifo organizzato, anche se non sembrano in Italia strade facili da percorrere”.
Sulla trasferta di Milano, dal punto puramente calcistico: “Quest’anno ancora non siamo riusciti a guadagnare punti in trasferta, ma torneremo a farli, perché è uno step necessario, visto che i risultati esterni sono necessari se si vuole ambire a qualcosa di più dell’obiettivo base della salvezza. E’ giusto rispettare sempre l’avversario, ma a volte lo facciamo troppo. Siamo una squadra che l’anno scorso ha fatto cose importanti e che è forte”.
“Ci serve l’impresa esterna, – continua – il Milan è l’occasione giusta. Secondo me non siamo inferiori al Milan e questa è la gara ideale da usare come trampolino di lancio“.
This post was last modified on 8 Ottobre 2013 - 20:59