L’esperienza che quasi riesce a cancellare il brutto presente, le parole giuste al momento giusto. Tranquille, delicate, misurate. Ma piene di senso ed importanza. Espresse da un rossonero vero come Adriano Galliani che ieri, nella conferenza stampa a Milanello nell’evento organizzato con Adidas, dove è stato firmato un nuovo, più duraturo e proficuo contratto, ha difeso per l’ennesima volta il suo Milan. E lo ha fatto con il cuore, fiero di quello che ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà ancora e ancora domani per questa società. L’occasione per annunciare numeri mondiali a livello di sponsor, che il Milan può vantare e che Galliani, giustamente, ha sottolineato. Una risposta semplice per ogni situazione difficile.
Lo scudetto (anche) quest’anno è oggettivamente impossibile, primi tre posti della classifica compresi. Non per Galliani, che crede alla rimonta senza dimenticare il tricolore (“l’obiettivo è arrivare tra le prime 3, non per forza terzi…”). La nuova e vincente Roma, il Napoli rinforzato, la solita e favorita Juventus: ostacoli seri, duri, ad oggi insormontabili, ma nel calcio nulla è impossibile. E il precedente dell’anno scorso, un girone di ritorno pieno di successi e posizione recuperate, è lì nella testa di Adriano e di noi tifosi come esempio reale, vero. Rossonero. Siamo comunque il Milan, che presto riabbraccerà Balotelli, al di là del comportamento è imprescindibile qualitativamente, aspettando El Shaarawy e De Sciglio, simboli decisivi della scorsa stagione, ma anche Kakà che di sicuro porterà dei benefici.
La Champions 2013/2014 vedrà altre squadre coinvolte per il trionfo finale e i rossoneri non verranno nemmeno sfiorati, ma sono ancora impegnati nei gironi con buonissime chance di passare agli ottavi. Non è tutto da buttare. Ovvio che la presenza nei prossimi anni del Milan nell’Europa che conta mai come ora è messa in discussione, ma la paura non può diventare problema ad ottobre. Davanti ci sono mesi e mesi, occasioni invitanti che si possono sfruttare. “Credo nella squadra, che non sta facendo così male come si dice. E a gennaio verrà rinforzata sul mercato”. Galliani lo dice e lo pensa: bloccato Rami, Casillas si può, Astori e Kucka interessano sempre. Poi chissà, pure qualche cessione illustre. C’è tempo ma non troppo, questo Milan è poco competitivo e gioca male. Galliani lo sa, ma non vuole scordare il resto, il prima. E’ vicino ai nostri colori, è uno di noi. E all’Adidas non dispiacerebbe proprio se sulla maglia del Diavolo, presto, venga cucito qualcos’altro insieme al suo storico marchio.