Asprilla: “Se fossi andato alla Juve, al Milan o all’Inter avrei vinto il Pallone d’Oro. Sui cori razzisti…”

ASPRILLA 2Faustino Asprilla è sempre ricordato con affetto dai tifosi del Parma. L’ex attaccante colombiano è tornato in Italia per giocare la Partita del Centenario dei ducali.

In un’intervista alla Gazzetta dello Sport l’ex giocatore ha ricordato la sua esperienza nel Parma: “Non mi conosceva nessuno, sono stato genio e sregolatezza. E lo sono ancora. Avevo grandi qualità e, se avessi indossato le maglie di Juventus, Milan o Inter, forse avrei vinto anche il Pallone d’Oro. Se l’ha portato a casa Nedved, con tutto il rispetto… Quando sono arrivato a Parma mi avevano appena operato al menisco in Colombia. A quel tempo gli interventi non erano mica sofisticati come quelli di oggi: si tagliava e via… Io ho fatto una carriera intera con un ginocchio ”aggiustato” male. Il gol più bello? Quello contro il Napoli: quattro avversari saltati e gol di esterno destro. E poi la punizione al Milan, quella che interrompe la loro serie di 58 gare consecutive senza sconfitte”.

E ancora: “Se oggi commettono un brutto fallo su Messi, tutti si mettono a piangere, dall’Argentina alla Nuova Zelanda. Quando picchiavano me, Batistuta o Van Basten non si lamentava nessuno. Adesso è più semplice fare l’attaccante: non ti trovi di fronte gente come Baresi o Vierchowod. Io, quelli lì, me li sogno ancora di notte”.

Sui cori razzisti: “Ne ho ricevuti, e non ho mai detto niente. Io ho sempre pensato a giocare, e basta. E poi, se uno fa “buuu”, sono problemi suoi, mica miei” .

Infine sugli allenatori: “Con Nevio Scala ho avuto qualche problema, ma era bravissimo. I suoi schemi sono validi ancora oggi”.

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