Mercoledì sera, contro la Lazio, dovrebbe tornare in campo dal primo minuto Mattia De Sciglio. Di conseguenza, dopo la bellezza di tre mesi, la corsia di sinistra tornerebbe al suo legittimo proprietario, a chi più di tutti è in grado di impossessarsene con profitto, alternando con regolarità ed efficacia la fase di copertura a quella di spinta. Insomma, con il rientro di Mattia, la fascia mancina si troverebbe di nuovo in buone mani. Buone mani in cui non è stata fino a questo momento, cioè dalla gara contro il Cagliari, la prima senza De Sciglio a disposizione. Urby Emanuelson e Kevin Constant, che avrebbero dovuto sostituire con dignità e professionalità il nostro numero due, hanno infatti iniziato la stagione nel peggiore dei modi.
L’olandese, malgrado abbia a più riprese esternato la volontà di essere schierato come terzino sinistro, ha fallito tutte le occasioni a propria disposizione. Fisicità pari a zero, incapacità nell’affrontare un contrasto da non portatore di palla, senso della posizione inesistente e mancanza di incisività nelle proiezioni in attacco. Sono queste le pecche e le colpe di Emanuelson che, come già dimostrato in passato, non può essere considerato affidabile e funzionale alla causa rossonera. Sullo stesso trend di Urby, per lo meno in merito a questa prima parte di stagione, naviga anche Constant.
Già, quel Constant che lo scorso anno aveva rappresentato una delle piacevoli sorprese rossonere al momento sta deludendo le aspettative, mettendo in scena prestazioni caratterizzate da discontinuità e superficialità. Non sempre ha sfigurato, ma non ha mai garantito la costanza e la solidità richieste. E ieri pomeriggio, contro il Parma, ha sfoggiato la sua peggior prova da quando veste la maglia rossonera. Superato negli uno contro uno con puntualità ed estrema facilità, Constant ha sulla coscienza ben due dei tre gol realizzati dagli uomini di Donadoni: così non va, è chiamato a cambiare registro il prima possibile. Intanto, De Sciglio scalda i motori e si prepara. Con la speranza e la voglia di tornare sin da subito il De Sciglio che conosciamo, perfetto dietro e propositivo davanti. Con buona pace dei deludenti Constant ed Emanuelson.