Un piccolo miracolo ed una risposta gradita, contro l’Udinese la difesa del Milan ha dato delle risposte importanti. Per la seconda occasione di fila a San Siro, sempre in campionato, i rossoneri non hanno subito reti: la prima era stata contro la Sampdoria e anche in quel caso finì 1 a 0 con il gol decisivo di Birsa. Soprattutto, sabato scorso l’intero reparto ha conquistato e meritato una piena sufficienza. Non di più. Una circostanza che ancora non può soddisfare, ma che merita di essere messa in risalto.
Convincente Abate, bene anche Constant, ma la coppia centrale è quella che ha sorpreso di più in positivo. Da una parte Silvestre, che all’esordio ufficiale con la nuova casacca non ha brillato ma si è messo a disposizione senza quasi commettere nessun errore: imperioso di testa e sciolto, ma non impeccabile con i piedi. Per adesso va bene così. Dall’altra Zapata, rientrato solo giovedì nel tardo pomeriggio dopo gli impegni in Nazionale con la Colombia e con alle spalle nemmeno 10 ore di sonno in due notti prima di scendere in campo. Non è mai stato un fenomeno dell’attenzione e non lo sarà mai, ma fa sorridere che da più stanco (e quindi con più attenuanti sulla carta in caso di errori) è stato più solido e sicuro del solito. Anche se la mancanza di forza offensiva dell’Udinese, che da sola ha davvero creato pochissimo, potrebbe illudere.
Curioso poi che questa minima intesa difensiva sia stata dimostrata in assenza di Mexes (squalificato). Il francese tornerà col Barcellona ma non ci sarà con Parma, Lazio e Fiorentina, l’occasione per rivedere ancora all’opera Zapata insieme a Silvestre, aspettando Bonera. Senza l’insostituibile Mexes, domani chiamato ad una prova di prim’ordine, si era quasi dato per scontato che meglio di così non si sarebbe potuto fare, non è così. Qualche gerarchia potrebbe presto cambiare.