Nella difficoltà generale l’ex Manchester City sta inanellando prove di quantità mettendo in campo anche una buona qualità nel gestire la palla. Allegri e il Diavolo non ne possono più fare a meno e, anche ieri sera contro la Lazio, tolto il ritrovato Kakà, De Jong è stato il migliore in campo per i rossoneri. Ha calamitato tutti i palloni a centrocampo e ha dato una grande protezione alla retroguardia rossonera. Non sarà mai un regista ma certamente non si può dire che è un giocatore dal peso specifico poco importante nello scacchiere milanista e, ultimamente, risulta essere importante anche in fase d’impostazione.
La cosa più sorprendente, di questi primi due mesi stagionali, è la sua spaventosa continuità di convincenti prestazioni. L’unico problema è che a volte sembra predicare nel deserto di un centrocampo in cui porta la croce in ogni gara. Anche nel match con la Lazio è stato così. Muntari ha giocato una gara anonima, non ha praticamente mai inciso, nemmeno in fase difensiva, tanto da essere anche un po’ fischiato al momento della sua uscita dal campo. Ed anche Montolivo è sembrato meno positivo rispetto alle ultime gare. Tanto impegno sì, ma nessun graffio in quella che per lui era la sua cinquantesima presenza in rossonero.
This post was last modified on 31 Ottobre 2013 - 18:21