Ricordiamo che, in questi casi, l’articolo 35 del Codice di Giustizia Sportiva prevede il ricorso alla prova tv solo se:
– viene richiesta dalla Procura Federale perché il direttore di gara non si è espresso in merito. Ipotesi da scartare perché, ieri sera, l’arbitro ha preso provvedimento;
– viene richiesta dal club coinvolto, ma solo nel caso di scambio di persona. E non è neppure questo il caso.
Il club potrebbe presentare immagini a scagionamento del proprio giocatore solo nel caso in cui la simulazione in partita avesse portato l’arbitro a concedere un rigore. Ma in questo caso si punta solo a cambiare l’esito di una decisione presa dal direttore di gara, ovvero l’espulsione.
Sembra sufficientemente chiaro che il ricorso della società viola sia volto ad alzare la soglia di attenzione (o di intimidazione?) in vista di Milan-Fiorentina di sabato sera. Tant’è che quest’oggi, più che le notizie del mancato rigore alla Fiorentina e dell’incomprensibile espulsione per doppia simulazione, diverse testate hanno evidenziato soprattutto il fatto che il talento viola avrebbe saltato il Milan.
Ultima annotazione: nel comunicato della società toscana, viene specificato come Cuadrado non rientri “nella categoria dei simulatori“. Il sottotesto è facilmente evincibile.
This post was last modified on 31 Ottobre 2013 - 21:49