In un Milan che si appresta a mettere la parola fine al primo segmento di stagione 2013/2014, c’è un oggetto misterioso che i tifosi non sono stati ancora in grado di osservare calcare il campo da gioco, nonostante l’emergenza infortuni avrebbe potuto dargli qualche chances di mettersi in mostra dinanzi ad Allegri e ai supporters rossoneri. L’elemento in questione è Bryan Cristante, centrocampista centrale che il club di Via Turati ha promosso in prima squadra dopo anni mirabili da capitano della Primavera. Il giovane Bryan fu accreditato da subito come il miglior prospetto della cantera rossonera insieme a De Sciglio e chi ha avuto modo di seguire i campionati dei babies oggi allenati da Pippo Inzaghi lo ha potuto confermare. Grande padronanza tecnica, ottima visione di gioco ed una calma a dir poco olimpica fanno di Cristante un ideale “nuovo Pirlo”, figura che il Milan non ha ancora trovato del tutto dopo la partenza del bresciano in direzione Torino. Il problema è che gli scarpini sul campo Cristante non li ha nemmeno poggiati, perchè nonostante le tante convocazioni, mister Allegri non lo hai mai fatto entrare.
Certo, in una situazione così delicata fare esperimenti poteva essere pericoloso, ma se non lo si lancia in un momento di carenza mediana pare difficile poterne ipotizzare un utilizzo quando torneranno tutti a pieno regime, cioè dopo la sosta per le Nazionali. Soprattutto quando Riccardo Montolivo era ai box per l’infortunio all’adduttore, Cristante avrebbe potuto prenderne il posto come regista, piuttosto che affidare la manovra a gente come Nocerino o Muntari che non fanno dei piedi buoni la loro caratteristica dominante; spesso, infatti, la manovra rossonera è stata lenta e tremendamente prevedibile, dunque l’inserimento (di certo graduale) del nativo di San Vito al Tagliamento avrebbe potuto portare freschezza e geometrie alle azioni del Diavolo.
Del resto a questo punto sorge spontanea la domanda: il progetto “Top Young” è stato già accantonato? Gabriel è ancora il terzo portiere rossonero, Petagna è stato (giustamente) ceduto in prestito e Cristante e Vergara non hanno mai visto il campo. Passi per il difensore che, venendo da un contesto totalmente diverso (quello della serie B colombiana), necessita del giusto tempo di ambientamento; ma Bryan conosce benissimo l’ambiente rossonero, già lo scorso anno si è allenato spesso con la Prima Squadra, avrà già sicuramente maturato una certa conoscenza dei meccanismi di Allegri e in estate si è ben disimpegnato nelle amichevoli. Traendo le somme, perchè non dargli una chances piuttosto che sorbirsi le grigie prestazioni di Muntari o Nocerino? Ci piacerebbe girarla al mister questa domanda, sperando che un ottimo talento cresciuto in casa non sia costretto a marcire su una panchina…