Tra i due c’è competizione. Non fosse altro perché da quando Conte siede sulla panchina della Juve i bianconeri sono tornati a vincere. Il bilancio in campionato è a favore dell’allenatore salentino: due vittorie della Juve (sempre a Torino), un pareggio (quello del gol non convalidato a Muntari), una vittoria del Milan (lo scorso novembre a San Siro con rigore contestato di Robinho). In Coppa Italia i due si sono sfidati tre volte: 2 vittorie della Juve (a San Siro nell’andata delle semifinali 2011/2012 e a Torino ai supplementari in gara secca per i quarti della scorsa stagione), un pareggio (ai supplementari dopo una vittoria per 2-1 del Milan nei minuti regolamentari nella semifinale di ritorno 2011/2012). Insomma, uno score che sorride alla Juve, anche se le polemiche e le punzecchiature non sono mai mancate. Soprattutto dall’episodio del gol di Muntari, datato 25 febbraio 2012, con tanto di urla negli spogliatoi del Meazza. Da lì è sempre stata “tregua armata” o “guerra fredda”, a seconda dei punti di vista.
A marzo 2012, con il gol di Muntari sempre sullo sfondo, è Conte a sferrare un attacco: “Ho letto che Allegri dice che dovremmo stare zitti tutti. Noi l’abbiamo preso alla lettera, qui l’unico che continua a parlare è lui”. E a maggio con lo scudetto in tasca il tecnico della Juve morsica ancora: “E’ stato il Milan a fermarsi nella corsa per il titolo”. Anche se Allegri replica: “Il bilancio della stagione rossonera? Se togliamo la Supercoppa vinta con l’Inter e il gol di Muntari, è come un grattacielo che casca perché non ha le basi”. Poi arriva l’estate e il Milan deve ricostruirsi senza Ibra e Thiago Silva. La Juve è un rullo compressore.
Palla al centro, appuntamento domenica sera allo Juventus Stadium. La stretta di mano non mancherà, ovviamente.
This post was last modified on 5 Ottobre 2013 - 09:34