Se non ha del clamoroso poco ci manca: Alessandro Matri, secondo il Corriere dello Sport, potrebbe già lasciare il Milan a gennaio. La notizia, scritta e pubblicata stamane in primo piano, è pronta a far discutere: verità o priva di fondamento lo sapremo presto. Di certo ci sono i numeri negativi che incombono sull’attaccante ex Juventus: 6 partite di campionato (4 intere, 2 spezzoni) e 0 gol, due di Champions e 0 gol. I rossoneri sono sprofondati in classifica e il nuovo acquisto Matri non è riuscito a risollevare una squadra in difficoltà e non competitiva per vincere. Ma da qui a non essere mai decisivo ce ne passa.
E allora, se da qui ai prossimi 3 mesi non riuscirà a convincere, la possibilità che venga ceduto non è così impossibile. Ma poco ci manca, perché si tratta di un investimento che non ha ancora compiuto due mesi, voluto fortemente dall’allenatore e soprattutto pagato caro: 11 milioni. Ma il recupero di Pazzini, che massimo per i primi di novembre sarà a disposizione per la panchina, sopperirebbe in maniera abbastanza “leggera” al suo eventuale addio. L’ipotesi è remota: al momento, infatti, si preannuncia più un testa a testa per un posto che un via libera per il Pazzo. Matri merita fiducia, è pur sempre all’inizio e in una nuova realtà, completamente diversa da quella bianconera. Basterebbe solo sbloccarsi, non un dettaglio qualsiasi per un bomber di razza…
Oggi scenderà in campo alle 17 per giocare l’amichevole contro il Caen, una parentesi poco significativa in termini di competizione ma da sfruttare al massimo per chi, come Matri, ha bisogno di quell’ossigeno che si chiama rete. A casa Niang non ci sarà ancora Kakà, che probabilmente andrà in panchina sabato prossimo in Milan-Udinese: un traguardo che vale 400.000 euro, ovvero un’intera mensilità dell’ingaggio che lo stesso brasiliano aveva proposto di non percepire per via dell’infortunio del 14 settembre scorso, ora salva.