Berlusconi, infatti, non ha alcuna intenzione di cedere la maggioranza della società, che tra qualche anno passerà alle figlie Eleonora e Barbara, ma semplicemente trovare un partner che gli permetta di rientrare di svariati milioni di euro (il Lodo Mondadori è stata una mazzata tremenda) e allo stesso tempo gli dia un appoggio per mantenere il Milan ad alti livelli. Del resto, il numero uno di Via Turati è ormai molto lontano dalla squadra, le vicende politiche e giudiziarie gli impediscono di essere con costanza accanto a Galliani, Allegri ed i ragazzi che avrebbero bisogno del sostegno presidenziale soprattutto in un momento molto delicato come quello attuale. Le presenze allo stadio ormai sono una mera utopia, i “blitz” a Milanello che lo scorso anno servivano a caricare la squadra prima delle partite importanti, pure, con l’ultimo datato addirittura ventitre febbraio, oltre al saluto nel giorno di inizio raduno dell’otto luglio. Contatti diretti ancora più ridotti con allenatore (fosse stato per lui, sarebbe già esonerato) e Galliani, che, pur sentendolo spesso al telefono, è ormai stato investito di pieni poteri operativi.
Il delicatissimo momento politico, con un governo di larghe intese ma sempre in bilico sul filo di un rasoio, e le costanti vicende giudiziarie del Cavaliere, evidentemente lo hanno convinto a trovare un partner importante. Il quale, di certo, non potrà essere fisicamente vicino alla squadra più di quanto possa fare Berlusconi, ma almeno potrà togliere dalle sue spalle un pò di carico, per provare a rilanciare il Milan sia sul piano economico (il mercato orientale, e quello degli Emirati in particolare, è vastissimo) sia su quello strettamente calcistico, per tornare ad essere pienamente competitivi in Italia ed in Europa.
This post was last modified on 15 Ottobre 2013 - 16:04