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E’ in arrivo un mese di fuoco, ma con l’amico San Siro in aiuto

L’Udinese darà il via ad un mese decisivo per il Milan, il più difficile, considerati gli avversari, da inizio stagione. Reso ancora più complicato se si pensa a risultati, prestazioni e gioco non espressi fin qui a sufficienza, anzi quasi al minimo storico. I rossoneri dovranno sbagliare il meno possibile perché adesso ogni errore costerà sempre più caro: è necessario risalire, recuperare (anche gli infortunati). Bisogna vincere. Anche Allegri è sotto attenta osservazione, fin qui il suo lavoro di quest’anno non basta proprio: potrà schierare presto la formazione “tipo”, ha il dovere di dare più motivazioni e suggerimenti alla squadra.

7 partite in 29 giorni, 5 di campionato e due di Champions. Più San Siro che trasferte: 4 sfide in casa, 3 fuori. 2 anticipi (Milan-Udinese, 19 ottobre, Milan-Fiorentina, sabato 2 novembre) e 1 posticipo interni (Milan-Lazio, mercoledì 30 ottobre alle 20.45), con Parma-Milan e Chievo-Milan di domenica pomeriggio alle 15 (27 ottobre e 10 novembre). In una settimana il Diavolo (senza Mexes) scenderà in campo 3 volte, con avversari duri, forti, tosti come Lazio e Fiorentina: cadere definitivamente o aria di cambiamento? Rientreranno Balotelli e Kakà e i big match saranno tra le mura amiche: il calendario non è poi stato così tremendo. In palio 15 punti. Ad oggi il pessimismo vince sul resto, ma passo dopo passo ci sono le giuste possibilità di rimontare, di ricominciare da capo. Ma pur sempre in colpevole ritardo.

Tornerà anche la Champions che, a dimostrazione del mese di fuoco che attende il Milan, metterà di fronte il Barcellona: andata il 22 ottobre al Camp Nou, ritorno al “Meazza” il 6 novembre. In questo caso il cammino è più in discesa, ma non ancora scontato: basterebbe un successo sorprendente contro i blaugrana, in qualsiasi modo, per assicurarsi almeno il secondo posto. Altrimenti, ipotesi più realistica, il discorso qualificazione verrà rimandato con Celtic e Ajax: senza crolli fisici e tecnici e considerati i modesti avversari, l’obiettivo è assolutamente alla portata. Non raggiungerlo significherebbe crisi vera, totale. Ma prima c’è la Serie A, dove il Milan naviga ancora in zone basse di classifica. Aspettiamo risposte serie.

This post was last modified on 15 Ottobre 2013 - 23:29