10.00 – “I mali non vengono mai da soli“, direbbe il saggio osservando la situazione del Milan sin da inizio stagione: infortuni su infortuni e quando se ne recupera uno (Montolivo), immediatamente altri due tornano a popolare l’infermeria (El Shaarawy e Birsa). In queste condizioni, i rossoneri sono riusciti a fare quattro punti nelle prime due partite del girone di Champions, ma solo otto in campionato e domenica si dovrà andare in casa della Juventus campione in carica.
Per la sfida contro i bianconeri mister Allegri dovrà ancora lavorare con i pochi effettivi a disposizione, per altro stanchi per aver giocato tante partite ravvicinate sempre (o quasi) con gli stessi undici. Se a tutto ciò ci aggiungiamo che si è fermato anche quello che pareva essere il giocatore più in forma della squadra, Vater Birsa, si capisce come quella in terra piemontese assuma le vesti di una “mission impossible“. Come sostituirà il tecnico livornese l’ex Genoa ed Auxerre nel 4-3-1-2 ormai pacificamente adottato? Le opzioni sono due, ma possiamo dirvi con la quasi totale certezza quella che verrà adoperata nel posticipo di domenica.
Opzione numero uno: Robinho trequartista alle spalle di due punte, Matri e Niang. Schema questo sicuramente parecchio spregiudicato che garantirebbe però ogni giocatore al suo ruolo, con Binho libero di ondeggiare tra le linee ed il giovane francese a giostrare da seconda punta, il suo ruolo ideale. Tutto bello, se non fosse per le solite, fastidiose, assenze: schierando questo terzetto, infatti, Allegri si troverebbe senza attaccanti di riserva in panchina e sappiamo quanto possa essere importante nel corso del match inserire un giocatore fresco che metta in difficoltà le difese stanche. Opzione accantonata, dunque, con la scelta che ricadrà sul modulo (e sugli uomini) di Amsterdam, ossia Montolivo avanzato sulla trequarti con Binho ad affiancare Matri e Poli e Muntari ai fianchi di De Jong in mediana.
Questo modulo non aveva di certo ben figurato in Olanda, non riuscendo a creare grossi grattacapi ai ragazzi di De Boer, in quanto il centrocampista di Caravaggio fa molta difficoltà ad incidere in quella posizione come invece fa da mezzala o da regista ed in avanti ci sarebbe il concreto rischio di lasciare troppo isolato il povero Matri, stretto tra i tre centrali ed ex compagni bianconeri. Tutto però si collega a quanto detto all’inizio: siamo in emergenza, un’emergenza che dovrebbe svanire al rientro dalla sosta per le Nazionali, facendo trarre un sospiro di sollievo a mister Allegri ed a tutti i tifosi rossoneri.
This post was last modified on 4 Ottobre 2013 - 18:24