“Non mi aspettavo di arrivare al Milan, la trattativa è stata molto veloce. Però se sono finito in un grande club come questo vuol dire che qualcosa di buono l’avrò fatto. I primi mesi qui sono andati benissimo, sia con i compagni che con lo staff di Milanello. Non ho avuto nessun problema di integrazione, fin qui è stato tutto semplice e spontaneo. Conoscevo Constant e Coppola, gli altri sono campioni che era quasi come se li conoscessi già. Concorrenza? Nel Milan è normale, c’è bisogno di ricambi per gestire le varie competizioni che dobbiamo affrontare”.
La parte centrale del piacevole faccia a faccia con Birsa rivela un interessante spunto tattico, un messaggio ad Allegri da parte dello stesso giocatore: “Il mio ruolo preferito è quello di centrocampista avanzato, anche se in Francia ho fatto l’esterno destro di centrocampo, ma sempre con licenza di avanzare vicino agli attaccanti. In Slovenia (al Gorica nel 2005-2006, ndr) ho agito anche da seconda punta, ero libero di muovermi e ho segnato 19 gol in una sola stagione!”.
Infine: “Ho seguito il calcio italiano fin da piccolo, giocare in un grande club italiano è sempre stato il mio sogno. In Serie A ci sono tanti talenti in grado di fare la differenza, è un campionato di qualità. Manca però una vittoria in Europa per avvicinarsi a Inghilterra o Germania. In Francia era diverso: più corsa, quantità e gol, ma un livello medio inferiore. Il mio idolo? Ronaldo, il Fenomeno”.
This post was last modified on 17 Ottobre 2013 - 16:03