L’esperienza nerazzurra è finita ed ora Mario è passato sull’altra sponda del Naviglio, dopo i tre anni a Manchester, e la terza giornata della fase a gironi di Champions lo metterà nuovamente di fronte ai catalani, mai affrontati con la maglia dei Citizens. Il centravanti azzurro ha recuperato in tutta fretta dal problema patito dopo la sfida tra Italia ed Armenia che lo aveva costretto a saltare la sfida all’Udinese ed ora spetterà ad Allegri decidere se rischiarlo dal primo minuto o, come pare più plausibile, affidarsi ancora alla coppa Matri – Robinho e mandare Balo in panchina pronto a gettarlo nella mischia nell’eventuale momento di bisogno. In questi tre anni e mezzo, a dire il vero, SuperMario non è poi cambiato granchè: le bizze ci sono ancora, la crescita verso la consacrazione a grande campione non è ancora completata e domani dall’altro lato del campo di campioni ce ne saranno moltissimi, da Messi e Xavi, da Puyol ad Iniesta, campioni dentro e fuori dal campo, fenomeni nel calcio e nella vita normale, quella che Mario, invece, non riesce a vivere.
Questo Milan ha un’impellente bisogno di lui, ma un Balotelli “da maglia all’aria” sarebbe solo deleterio per il Diavolo. Mario deve giungere alla definitiva maturazione, deve trascinare la squadra già a partire da domani, perchè dotato di personalità e potenzialità tali da poter far male anche ai marziani in maglia azulgrana e condurre i rossoneri verso una vittoria dal sapore dolcissimo. Marziano lo può diventare anche lui, basta crederci e San Siro dovrà gridagli solo canti di giubilo!
This post was last modified on 22 Ottobre 2013 - 20:18