Queste le parole del numero uno federale: “Ci sono stati degli errori, delle situazioni molto al limite, con onestà intellettuale lo dobbiamo dire, poi la logica del rispetto e della scusa deve valere per tutti. Se ci deve essere una modalità di giustificarsi per delle valutazioni che poi non corrispondono a quello che emerge successivamente, questo deve valere a 360 gradi: vale per gli arbitri come per tecnici, giocatori e anche dirigenti. Bisogna capire che il calcio non è una realtà virtuale ma effettiva, bisogna giustamente esprimere delle critiche se si ritiene di aver avuto un danno, ma poi bisogna guardare avanti perché sulle 38 giornate il vero valore viene fuori“.
This post was last modified on 28 Ottobre 2013 - 20:32