Abbiati in questa stagione in campionato ha già raccolto dieci palloni nella propria porta: troppi per una squadra che punta alle prime posizione della classifica. E se è vero che il numero di gol subiti non dipende solamente dal portiere, è anche evidente che Abbiati nella primissima parte di stagione, che si concluderà con la traferta di Torino contro la Juventus, non ha garantito quell’affidabilità che dai piani alti gli attribuiscono quotidianamente. Decisivo al ritorno col PSV con una parata fondamentale quanto sciagurato all’andata nel regalata a Matavz il gol del pareggio: Abbiati è così, alterna grandi parate a papere non degne del suo repertorio. E visto che oramai siamo vicini alla conlusione del rapporto tra Abbiati e i colori rossoneri, è meglio incominciare a guardarsi dietro o attorno.
Amelia è sparito dai radar di Milanello. L’anno scorso, tra ottobre e la sosta natalizia, Allegri ricorse a lui per ben otto volte: una storia che quest’anno, infortuni di Abbiati a parte, pare non si ripeterà. E anche l’indicazione della società, che lo aveva messo sul mercato, sembra chiara: il vice-Abbiati non sarà il portiere numero 1 rossonero. E Gabriel? Il brasiliano, dopo un anno di spola tra prima squadra e Primavera, quest’estate si è lussato una spalla nell’Audi Cup e i tempi di recupero rimangono da valutare. Classe ’92, Gabriel potrebbe essere il giusto erede di Abbiati per qualità e età anagrafica, ma Allegri non sembra convinto della scelta.
Intanto il mercato dei portieri impazza. Prima un ritorno di fiamma con Marchetti, poi Agazzi o Julio Cesar e infine la bomba-Casillas. Sicuramente, sotto sotto, qualcosa bolle in pentole: Galliani sta già lavorando al dopo Abbiati. Ma la soluzione, stavolta, potrebbe essere già in casa.
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This post was last modified on 4 Ottobre 2013 - 21:02