Commentando un 3 a 0 anche il portiere, a priori, tende ad essere messo sotto “accusa“, prevedendo imprecisioni o più in generale una prestazione negativa. Non è il caso di Gabriel, ieri il miglior giocatore del Milan in campo per disatcco. Pronto, sicuro e reattivo, sia sullo 0 a 0, che sull’1 a 0, che sul 2 a 0, che sul 3 a 0. E’ sempre rimasto fermo e deciso, ribattendo con efficacia e stile diversi tentativi avversari. Dopo l’Audi Cup giocata in estate con la Prima Squadra forse il brasiliano si sarebbe immaginato un ritorno in campo più soft: sembrava il Barcellona, che presto arriverà, era solo il Caen. Belle parate e anche giusto spirito, quello che ha spesso e volentieri usato per urlare la propria rabbia in maniera spontanea ma anche scenica verso i propri compagni: un paradosso, come il Milan.
Allo stadio “Michel d’Ornano” Gabriel ha sicuramente gettato le basi per diventare il nuovo numero 1 del Diavolo. Un’investitura che la società aveva già pianificato nei mesi scorsi promuovendolo “al posto di” Amelia, poi rimasto a causa dell’infortunio alla spalla subito dall’ex Cruzeiro. Abbiati non dà più garanzie ma non smetterà di difendere i nostri pali: l’ascesa del giovane 21enne, infatti, è solo all’inizio. Ma ora più che mai ha dimostrato con mani e piedi di meritare fiducia e coraggio. Ha dimostrato qualità, riflessi e fisico da Milan. Ha dimostrato di essere pronto per giocare.
(Foto: AcMilan.com)
This post was last modified on 14 Ottobre 2013 - 18:43