C’è stata una stagione dove due giovanissimi Balotelli e Matri già giocarono insieme. Quell’annata fu la 2005/2006, quando nel campionato di Serie C1 il Lumezzane abbracciava i due futuri attaccanti rossoneri. Uno, Balo, era però di proprietà dell’altra metà di Milano, l’Inter; Ale, invece, era in prestito proprio dal diavolo. Mister di quel Lumezzane era Walter Salvioni che è stato raggiunto e intervistato da La Gazzetta dello Sport.
L’attuale tecnico del Lugano ci racconta com’erano i due ragazzi che si affacciavano sul mondo del calcio professionistico e ci spiega come mai nel suo Lumezzane non si vide mai una coppia d’attacco Matri-Balotelli. Il come i due attaccanti non giocarono mai insieme è semplice: “Quando utilizzai Balotelli, Matri era infortunato. E quando Matri rientrò, Mario partì per un provino di una settimana al Barcellona. È il mio più grande rimpianto. Eppure ci avevo pensato“.
Poi parla di come era il Matri ragazzo: “Matri già allora aveva una tecnica notevole, una bella elevazione e uno spiccato senso tattico. E soprattutto una volontà feroce di arrivare in alto. Aveva sempre paura di non aver lavorato abbastanza”.
Invece su Mario: “Quando a Mario chiedevo di fermarsi mezzora in più per po’ di tecnica individuale, mi rispondeva sempre no, che doveva andare a studiare. E di fronte allo studio, mi inchinavo. Ma era il più giovane ed era sempre il primo ad andare via. Qualcosa non tornava. Così un giorno lo affrontai a muso duro, non bevevo più la storiella dello studio. La verità era che scappava perché lo aspettavano all’oratorio di Concesio per giocare a calcetto. Lì per lì recitai la parte dell’arrabbiato, gli raccomandai di stare attento a non farsi male. Poi, quando Mario se ne andò, scoppiai a ridere. Aveva un cuore d’oro fin da ragazzo“.
(Foto interna AcMilan.com)