Tornare per rimanere, Abate si riprende la fascia destra del Milan. E’ un recupero fondamentale quello del terzino azzurro, che proprio in Nazionale si era procurato i due infortuni che lo hanno costretto ad un inizio di stagione complicato e con del tempo prezioso speso in infermeria: lussazione alla spalla in Italia-Brasile durante la Confederations Cup (lo scorso 22 giugno) e lesione all’adduttore della coscia sinistra, il più recente, nel corso di Italia-Bulgaria (6 settembre), gara valida per le qualificazioni al Mondiale 2014. Adesso, dopo essere mancato in 2 partite, Torino e Celtic, è pronto a rientrare in campo.
E si tratta di una presenza preziosissima perché senza Abate (ma anche De Sciglio) Allegri si è ritrovato solo con 3 giocatori per due ruoli: Zaccardo, Constant ed Emanuelson, nessuno dei quali ha fornito garanzie di rendimento. Prestazioni opache e soprattutto senza spinta offensiva, salvo rarissimi casi, l’arma in più che Ignazio ha nelle gambe e che mai come ora serve al massimo. Al momento Abate è una necessità.
Di fronte ci sarà un prova di maturità non indifferente come il Napoli. Il Milan vuole e deve cominciare a dimostrare continuità di risultati, mentre la prestazione non potrà che essere di spessore, e ben migliore rispetto a quella in Champions di mercoledì, per superare la forza e l’entusiasmo della squadra di Benitez. La missione di Abate: “vendicare” l’azzurro, il colore che fin qui non gli sta sorridendo. Lo stesso colore del Napoli.