Terza di campionato positiva per i ragazzi di Pippo Inzaghi. A Solbiate Arno, contro la Virtus Lanciano, finisce 2-0, risultato tondo e meritato. La gara è stata condotta dai rossoneri sin dai primi minuti di gara, ma nonostante il possesso palla, gli ospiti inizialmente hanno tenuto bene non concedendo sbocchi potenzialmente pericolosi al Milan.
Al 29′ l’episodio che cambia la partita: espulso Berishaku per doppia ammonizione, e fallo da rigore su Cernigoi. Piccinocchi dal dischetto non sbaglia e insacca alla sinistra del portiere. Nel secondo tempo la storia è la stessa: il Milan attacca, la Virtus si difende e solo raramente si fa vedere davanti. Al 61′ si ristabilisce la parità numerica: rosso per Cernigoi per una gomitata data a Gregori. Il Milan continua a creare azioni offensive e dimostra di volere il secondo gol. Il raddoppio, infatti, arriva all’82’, con Modic che approfitta di una ripartenza sbagliata della Virtus, recupera il pallone e con una finta batte Maggi. La Virtus, incapace di reagire, termina la gara in 9 uomini dopo l’espulsione di Perri per un fallo su Mastalli.
La partita è stata nervosa e poco entusiasmante ma la prova dei ragazzi di Mister Inzaghi è stata più che sufficiente. Hanno perfettamente svolto quanto chiesto dall’allenatore che a fine gara era più che soddisfatto: “Abbiamo sbloccato il match su rigore, dovevamo chiudere prima la partita, sbagliamo ancora tante occasioni da goal. Mi piace lo spirito, il fatto che comandiamo sempre il gioco e che giochiamo bene la palla. E’ quello che chiedo”. Tenendo molto larghi Pedone e Tamas, il Milan ha creato costantemente la superiorità numerica sulle fasce sfruttando così i cambi di campo, consentendo ai terzini di entrare in area o di crossare indisturbati. Il vero fulcro del gioco è stato l’autore della prima rete, Piccinocchi. Il vice capitano rossonero è stato fondamentale per la manovra della squadra di Inzaghi: piedi vellutati e un’ottima visione di gioco, per lui si prevede una stagione da protagonista.
Come dichiarato dall’allenatore del Milan, l’attacco non è stato incisivo: Cernigoi, Fabbro e Claveria sono stati ben arginati dalla solida difesa abruzzese, che però nel secondo tempo ha lasciato molto più spazio ai neo-entrati Modic e Barisic che si sono resi pericolosi davanti alla porta di Maggi in diverse occasioni. A centrocampo è stato determinante il movimento di Mastalli e il lavoro d’interdizione del roccioso Benededic che ha protetto la difesa del Milan dagli attacchi del Lanciano, pacchetto difensivo ben schierato e mai in grosse difficoltà. Gli uomini di Mister Alfieri non hanno di certo sfigurato, dimostrando di poter tener testa ad una squadra ben organizzata come quella rossonera e rendendosi anche pericolosi con Barone e soprattutto Difino, sicuramente il migliore in campo per la Virtus.
(A cura di Stefano Gianellini e Federica Barbi)