Pronti, via e il Milan passa subito in vantaggio. Ci pensa Pinato di sinistro su una punizione dal limite dell’area a mettere la palla alle spalle del portiere scozzese, che si fa sorprendere sul suo palo. Inzaghi capisce che il Celtic riparte solo in contropiede e in fase di non possesso si copre in un classico 4-4-2 per sfruttare tutto il campo in ampiezza. A centrocampo Piccinocchi è il metronomo perfetto di questa squadra, la fascia destra con Calabria e Rondanini è sempre in mano nostra. Il Celtic non tira quasi mai in porta, ma allo scadere trova il pareggio: palla in mezzo dopo un calcio d’angolo, Andrenacci smanaccia malissimo e Lindsay da due passi deve solo appoggiare. Un pareggio inaspettato anche per Galliani e Barbara Berlusconi presenti in tribuna, seduti accanto al maestro Sacchi.
Inzaghi all’intervallo striglia i suoi che escono dal letargo mentale nel quale si erano infilati dopo il gol del vantaggio e tornanto a spingere. L’uomo che cambia la partita è Fabbro, subentrato all’intervallo a Cernigoi. La velocità del fantasista rossonero mette in difficoltà i difensori scozzesi che non lo prendono mai, e dopo 5′ dall’inizio del secondo tempo lo stendono in area: rigore, Pinato spiazza Oberschmidt ed è doppietta personale che riporta avanti il Milan. Dalla panchina Inzaghi tiene alta la concentrazione e la squadra continua a tenere in mano la partita, con il Celtic che non si fa mai pericoloso. Anzi, è il Milan ha trovare il tris: grande avanzata di Tamas sulla sinistra, rasoterra e palo-gol. E’ il definitivo 3-1 che spegne le speranze dei dieci tifosi giunti da Glasgow e regala al Milan i primi tre punti della UEFA Youth League.
Una buona vittoria che però non nasconde ancora le amnesia difensive che questa squadra acompie: il lavoro per mister Inzaghi e la strada verso la Champions League giovanile è ancora molto lunga e in salita. Ma con il Re di Coppe in panchina, tutto è più facile.
(Foto: AcMilan.com) – Twitter: @SBasil_10
This post was last modified on 20 Settembre 2013 - 12:07