Sugli infortuni al Real: “Alla fine ne ho avuti solo un paio: una pubalgia nel 2009 e un’operazione al ginocchio dopo il Mondiale del 2010. Quando sono tornato da questi infortuni, Mourinho si era portato con sè diversi giocatori di fiducia: ho provato a conquistarlo, ma niente”.
Ancora sul Real e sulla questione ingaggio: “Io non incolpo nessuno. C’ho provato, ma non è andata: Mourinho come tutti gli allenatori ha fatto le sue scelte. Ho imparato molto a livello professionale e personale. Ho imparato ad avere più pazienza e lottare di più. Sono contento di essere tornato al Milan, ma allo stesso tempo sono contento di essere stato al Real Madrid. I giovani? Ce ne sono tanti che mi potranno mostrare molte cose nuove. La riduzione di stipendio? Il denaro non è tutto. E’ bello vincere ed essere ricompensati per il proprio lavoro, ma non è mai stata la mia prima motivazione. Nel 2009 potevo andare al Manchester City e guadagnare di più, ma non l’ho fatto. Se tornernò in Brasile? Sono solo voci. Solo nel dicembre del 2012 ho parlato col San Paolo, ma niente di concreto. Vorrei finire lì la carriera, ma anche in un altro club brasiliano”.
This post was last modified on 7 Settembre 2013 - 21:51